Ma ce l’abbiamo fatta lo stesso…
Ok, abbiamo barato, ci eravamo fatti un giro di prova un paio di settimane prima, per vedere il tracciato e capire la strategia. Non fosse che ci siamo incrodati in discesa…vabbè dai lasciamo stare il passato buttiamoci sul 24 maggio.
Sera prima, telefonata tra Ale e Samu:
– “Va ben Samu, se vedon là!” – “Hatu ciot su la barrette?” – “Ovvio!” Dopo il breve scambio in codice di cui sopra, nanna.
5:40 risveglio. 6:00 colazione del campione: caffè, muesli, yogurt. Poi doccia per svegliarsi, butta tutto in macchina, ultimo ripassino, selfie con lo zaino… pipì al cane e via! 7:20 Repsol, arriva Samu. Carica la Juke e direzione Fadalto…Onestamente inizio a pensare seriamente che stavolta ho esagerato, in fondo 30 chilometri non li ho mai fatti, non son convinto… Ma siamo in ballo, per cui spariamo cagate fino a destinazione. 8:00 Fadalto, arrivati, indietro non si torna.
Ci cambiamo veloci, andiamo alla postazione pettorali, prendiamo il numero… e siamo anche noi ufficialmente dei 150 pronti a partire!
ore 9:00 – START! Al via partiamo con una corsetta leggera, scaldarsi è fondamentale in queste gare, lasciamo passare un po’ di gente. Davanti ci sono i top runners, ma quella non è roba per noi, quelli sono diavoli a motore! Per oggi lo scopo è guadagnare il gruppo centrale e tenere la posizione.
Samu oggi non è al 100%, lo vedo dal fatto che mentre io tengo un ritmo un po’ troppo alto per i miei standard, lui mi segue, silenzioso…Di solito è il contrario! Ma non molla, sorride e tiene il passo.
Qua non si cede il passo a nessuno!
Il pendio inizia a salire e il gruppo si compatta. Ne approfittiamo per buttare giù un po’ di sorpassi, facciamo pesare la conoscenza del percorso, sappiamo quanto durerà, per cui la mente non cede… e si sale! Casere Collon, poi su fino a forcella Mazzei. Poi si scende a rotta di collo per il primo tratto in discesa, lungo, il che fa presagire la salita che ci attende, la seconda, meno dura ma le gambe sono già stanche… su per lo spallone Nord fino al RIfugio 5° artiglieria Alpina…Pausetta la ristoro e via per il sentiero delle creste, sono 20 chilometri, ancora dieci e ci siamo!
SInceramente inizio a sentire le gambe come se fossero di legno massiccio, Samuele confessa che oggi, no, non c’è. La cosa non mi aiuta perché saperlo in forma e magari davanti mi da un senso di sicurezza, dovere essere io a “tirare” mi mette un po’ a disagio… Ma così è, per cui giù tutta fino alla Brigata cadore per l’ultima, interminabile discesa.
Senza respiro, senza mollare serpeggiamo trai boschi, e giù, giù, giù, fino all’ultimo ristoro.
Ormai ci siamo, ho superato il mio limite abituale, dopo i 23,5 chilometri ogni passo è record per il sottoscritto. Il pensiero funziona e riprendo ritmo. Conosco i punti di riferimento e so quanto manca: poco, anzi ecco la musica!
Acceleriamo e siamo sul ponte di arrivo, sorriso al fotografo (smorfia, ndr) e via verso il traguardo, ultime forze per correre in contro al pasta party!
30 kilometri, duri, ma la soddisfazione supera i crampi (orrendi!) alle gambe, e un sorriso si stampa sulle nostre facce…
RAID DEL COL VISENTIN: MISSION COMPLETED!
Adesso ci si allena per l’ALPAGO ECO MARATHON…
AH! Quasi dimenticavo, a casa birretta, in relax, ME RI TA TA!!!
See ya next time!
STAY TUNED